Home / Novità / La mia vita in magistratura

Archivio Cronologico

Servizi in Biblioteca

 

News Letter

Email:

Contatti

Biblioteca Comunale di Bortigali
Via Vittorio Emanuele III, 11
08012 Bortigali (Nu)
Tel. 0785 80171
Fax. 0785 80155
Email. info@bibliotecabortigali.it 

La mia vita in magistratura

Popolarità:
82
11 voti
1 2 3 4 5
Zoom
Inserito il:
dicembre 2020

Autore:
Ettore Angioni

Casa Editrice:
Carlo Delfino Editore


Quali le sensazioni che può aver provato un giovane di appena ventiquattro anni, che a metà degli anni Sessanta dello scorso secolo si accingeva ad iniziare quello che egli stesso ha definito ´un viaggio durato cinquant´anni´ nel tormentato, complesso, vitale e affascinante mondo della giustizia? Cinquant´anni, durante i quali si sarebbero verificati, non solo nel Paese, dei mutamenti epocali, anche e soprattutto in quest´ultimo delicatissimo settore, con la scomparsa via via di figure mitiche e fondamentali del panorama giudiziario, come quelle del pretore e del giudice istruttore, e col mutamento della struttura del processo penale, col passaggio dal modello inquisitorio a quello accusatorio; il tutto associato all´evolversi dei costumi, con l´avvento della droga, ad avvenimenti storici di portata eccezionale quali il crollo del muro di Berlino, ed a fenomeni altamente drammatici come quello del terrorismo. Un magistrato, specie se operante nel settore penale, e in particolare nel ramo requirente, era chiamato a confrontarsi con tutti questi problemi, partendo nel nostro caso dalla realtà di un piccolo e remoto centro di una Sardegna ancora più arretrata rispetto ai nostri giorni, fino a giungere al vertice di quell´ufficio del pubblico ministero, nel quale ha profuso tutte le sue energie e il suo entusiasmo fino al termine di un lungo viaggio estesosi per mezzo secolo. Moltissimi sono gli avvenimenti, talvolta anche singolari, e le vicende vissute dal protagonista, così come moltissime sono le persone che lo hanno accompagnato in questo lunghissimo arco di tempo, non solo fra i colleghi, gli avvocati e gli uomini delle Forze dell´ordine, ma anche ed ancor più fra i semplici cittadini, i quali, per dirla col Ferrajoli, più di chiunque altro saranno in grado di giudicare il loro giudice, valutandone l´equilibrio o l´arroganza, il rispetto oppure il disprezzo per la persona, la capacità di ascoltare le loro ragioni oppure l´ottusità burocratica, l´imparzialità oppure il pregiudizio, per poi difenderne l´indipendenza come una garanzia dei loro diritti di cittadini.Tutto questo è condensato nel presente volume, che rievoca quel lungo e affascinante viaggio a ritroso nel tempo, del quale l´Autore, nonostante le immancabili difficoltà incontrate, non ha avuto occasione di pentirsi un solo istante.

Commenti e Recensioni

Rispondi



(La tua email non sarà mostrata pubblicamente.)


Codice captcha

Fare clic sull’immagine per vedere un altro captcha.


'