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L’ultimo volume della collana “Il romanzo della Superanonima sequestri sarda” si occupa del tragico sequestro di Giancarlo Bussi, uno stimato ingegnere modenese, sposato e padre di due figli, uno dei più validi e apprezzati tecnici della “Ferrari”, la prestigiosa casa automobilistica di Maranello che in quegli anni trionfava nei circuiti di tutto il mondo.
Narra gli ultimi mesi di vita di un uomo innamorato della nostra Isola, del suo mare e della sua campagna, di un uomo legatissimo alla nostra terra, nella quale non avrebbe disdegnato di poter un giorno concludere la sua esistenza terrena.
Con questa vicenda avvenuta a Villasimius, in località “Giardoni”, l’ombra dei sequestratori e l’incubo dei rapimenti si erano nuovamente affacciati sul circondario di Cagliari!
Del povero ingegner Giancarlo Bussi non hanno potuto mai essere recuperate le spoglie ed è per questo motivo che la moglie, Edda Vittoni, continua ogni anno a venire in Sardegna, perché sente che qui, da qualche parte, ci sono i resti di suo marito, perché “la Sardegna è il suo cimitero”.
Nei volumi della collana si rivivono i drammi del piccolo Luca Locci, dei giovanissimi fratelli Giorgio e Marina Casana, di Pasqualba Rosas di Nuoro, dei tre inglesi Schild, padre, madre e figlia, del commerciante Pietrino Cicalò, dell’industriale Pupo Troffa, tenuto in cattività per lunghi 8 mesi e del povero Giancarlo Bussi, un validissimo tecnico della “Ferrari”, che non avrebbe purtroppo mai fatto rientro in famiglia. Vicende tutte, che servono ad illustrare a tinte fosche uno dei periodi più bui e sconcertanti della nostra Isola.
L’Autore, Ettore Angioni, già Procuratore Generale della Repubblica di Cagliari, Pubblico Ministero nel processo, racconta l’esperienza vissuta unitamente al collega Luigi Lombardini, dell’Ufficio Istruzione del Tribunale di Cagliari, nel portare a dibattimento i responsabili dei molteplici fatti delittuosi nel più gravoso, importante e delicato processo contro la delinquenza organizzata che mai sia stato celebrato in Sardegna.